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L’adescamento online in danno di minori è un fenomeno che consiste nel tentativo, da parte di una persona malintenzionata o di un pedofilo, di avvicinare un bambino o un adolescente per scopi sessuali, conquistandone la fiducia attraverso l’utilizzo della rete Internet, in particolare chat, blog, forum e social networks.

 

Il reato si configura anche se l’incontro con il minore non avviene, ma è sufficiente il tentativo e la pena prevista in questo caso è la reclusione da 1 a 3 anni.

 

Il fenomeno dell’adescamento online, conosciuto all’estero come grooming (da to groom, “curare”), consiste nell’indebolire la volontà del minore in modo da ottenerne il massimo controllo. Con questa attività colui che abusa della vittima la induce gradualmente a superare la resistenza attraverso autentiche tecniche di manipolazione psicologica con il fine di convincere la potenziale vincere della normalità dei rapporti sessuali tra adulti e minori.

 

Una volta che l’abuso si è verificato, l’obiettivo del pedofilo è ottenere il silenzio della vittima attraverso il ricatto e l’abuso psicologico.

 

Questa esperienza può far sentire la vittima umiliata e unico colpevole di quanto accaduto, arrivando sempre più spesso a commettere atti estremi, come il suicidio.

 

L’adescamento online è un fenomeno in forte espansione anche nel nostro paese, negli ultimi anni specialmente a seguito del boom dei social networks le vittime degli abusi online appartengono a fasce di età sempre più basse, tra i 10 e i 12 anni (per lo più maschi)

 

Fonte: prontoprofessionista.it

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